Due fratelli, Harihara e Bukka, la benedizione di un santo, Vidyaranya, la vicinanza di un fiume, il Tungabhadra, la particolare conformazione del territorio: sono questi gli elementi che permisero la nascita di una delle più ricche e grandiose città dell’Asia, Vijayanagara, la “città della vittoria”.
Fondata nel 1336 nel luogo in cui già era diffusa la devozione a Shiva e Vishnu, la città, oggi conosciuta come Hampi, rimase abitata per soli 200 anni, periodo in cui tuttavia si successero almeno una quarantina di sovrani appartenenti a quattro dinastie diverse, conosciute come Sangama, Saluva, Tuluva e Aravidu. Ognuno di questi sovrani si insignì del titolo di Raya (dal sanscrito Raja, re) dando seguito all’impero che prese il nome dalla città stessa e che si espanse a tal punto da includere la quasi totalità dell’India meridionale.
Molti furono i viaggiatori arabi ed europei che la descrissero come una bellezza “tale che la pupilla di nessun occhio poteva aver visto qualcosa di simile al mondo” e ancora di più coloro che ne esaltarono la grandezza. Domingo Paes, viaggiatore portoghese del XV secolo scrisse per esempio: ” città infinita, la cui grandiosità non si può dire perché non può essere vista nella sua interezza, perché anche salendo sulle colline più alte, la città continua e non se ne vede la fine”.
Eterna come Roma, immersa nell´antichità di un paesaggio prestorico, surreale, a tratti apocalittico e che non ci si spiega; capace di lasciare l´uomo stupefatto, incantato, ammutolito, quasi a credere che davvero tanta bellezza possa essere stata solo opera divina.
Hampi deve essere vista dall’alto, all´alba, al tramonto o a qualunque ora del giorno: solo cosi potrete infatti apprezzarne al massimo la bellezza e l´estensione, rivivere la storia immaginando la vivacità dei suoi bazar quando ancora qui si commerciava di tutto e fantasticando sul chi possa aver abitato quei templi che si estendono a perdita d´occhio. Forse, da qualche parte, nascosto tra quelle rocce antiche, vive ancora qualche essere illumuinato, custode di tradizioni millenarie…
Eccovi dunque una lista dei punti panoramici che vi regaleranno un´esperienza davvero indimenticabile di Hampi e dintorni:
– Monkey Temple : decisamente il mio luogo preferito e sicuramente il migliore da cui ammirare il sorgere del sole. Situato dall´altra parte del fiume nel punto in cui – in accordo con il Ramayana – nacque Hanuman (il dio scimmia fedele aiutante di Rama nelle sue peripezie contro il demone Ravana), il tempio puo´ essere raggiunto dal fondo valle attraverso una scalinata di oltre 500 gradini. Occhio alle scimmie!
– Sunset Point: se volete che il vostro tramonto venga accompagnato dalla musica dei “fricchettoni” che popolano l’altra parte del fiume allora questo e´ il posto che fa per voi. La vista sui campi di riso e´forse la più spettacolare e raggiungerlo richiede solo un piccolo sforzo: dall´attracco delle barche proseguite sempre dritto fino a che troverete la folla.
– Vishnu Temple: prendendo una deviazione nei campi a sinistra appena prima di raggiungere il sunset point e proseguendo tra le rocce innalzandovi non di molto, raggiungerete questo piccolo tempio dedicato a Vishnu, ben visibile anche dalla strada principale di Virupapur Gaddi. Frequentato da poche persone vi regalerà un tramonto all’insegna della pace dei sensi. Portatevi una torcia per il ritorno e fate attenzione a non perdervi!
– Durga Temple: sulla strada che porta ad Anegundi – l´antica Kishkinda secondo il Ramayana – e passato il tempio di Hanuman, sulla destra troverete le indicazioni per questo autentico santuario della fede shakta (dedicato alla Dea). Passate sotto l´arco che ne segna la porta d´accesso e quindi, risalito il versante della collina, prendete le scale che vi condurranno all´ingresso. Proseguite oltre la cella del tempio, verso la cucina e quindi inoltratevi tra la vegetazione: qui, attraversato l´antico portale della fortificazione, troverete il sentiero che vi condurrà ad un favoloso punto panoramico da cui potrete scattare delle foto meravigliose al sottostante Lakhsmi Temple, alla Anjanadri Hill e al fiume Tungabhadra. In lontananza la sagoma del Vithala Temple, il meglio conservato di tutta Hampi.
– Hemakuta Hill: alle spalle del Virupaksha Temple, il tempio principale di Hampi, si estende la collina Hemakuta, cosparsa di rovine archeologiche. Trattasi del miglior punto panoramico dal quale ammirare il tempio cittadino in tutta la sua interezza. Ricordatevi che, se state alloggiando dall´altra parte del fiume, l´ultima barca a motore parte alle 17.30. Passato l´orario potrete comunque servirvi delle “coracle boat”, delle sorte di cesti rotondi galleggianti che vi riporteranno a casa al costo di 50 rupie.
– Matanga Hill: anch´essa situata dalla parte di Hampi Bazar, e´in assoluto la collina più alta della zona da cui ammirare il tramonto. Qui, uno spettacolare panorama a 360 gradi sarà la vostra ricompensa per lo sforzo sostenuto a raggiungerne la cima!
Davvero non basta una settimana per godere dell’immenso patrimonio che ancora sopravvive ad Hampi: il Virupaksha, il Vithala e l’Achyutaraya Mandir e ancora il recinto reale, il Monkey Temple, la stupefacente bellezza del paesaggio, l’incanto delle albe e dei tramonti, la pace tra i campi di riso, il lago, la cascata…fermatevi il più possibile per assaporarne tutta la magia! Be happy in Hampi!!!