Guida alla Vienna imperiale: piccoli spunti per una passeggiata in città

Guida alla Vienna imperiale: piccoli spunti per una passeggiata in città

Guida alla Vienna imperiale: piccoli spunti per una passeggiata in città 1024 768 Sonia Sgarella

A conti fatti, pensando a quale sia la capitale europea in cui mi è capitato di tornare più volte, credo che Vienna le superi tutte. Ci sono stata sempre per lavoro, mai per piacere, ma chi mi conosce e sa quello faccio nella vita, capirà bene che, nel mio caso, tra le due cose corre una linea molto sottile, spesso invisibile. La fortuna di accompagnare gruppi in giro per l’Europa, non consiste solo nel fatto di essere pagata per viaggiare (certo di questo non mi lamento:-)) ma di incontrare sul posto delle ottime guide locali pronte a svelarti tutti i segreti di una città e a fartene comprendere il presente, raccontandotene il passato.

Mi rivolgo quindi ora a tutti quei viaggiatori indipendenti che non hanno molti giorni di vacanza all’anno e che tuttavia non vedono nessun buon motivo per aggregarsi ad un tour di gruppo o partecipare ad una visita guidata: avere una guida professionista è il più-che-buon motivo! Credetemi, leggere le pagine di una Lonely Planet o di qualsiasi altra guida turistica non può neanche lontanamente essere comparato con l’avere di fronte a voi qualcuno che vi parli, che vi trasmetta le informazioni e le emozioni raccolte in una vita vissuta in quel luogo, a cui potrete fare domande e ascoltarne le immediate risposte e che, soprattutto, nel giro di 3 ore riuscirebbe a farvi capire quello che, letto nei libri, forse non riuscireste a cogliere neanche in una settimana.

Allora è proprio sulla base di tutte le informazioni captate durante decine di visite guidate che ho pensato di mettere insieme questo articolo, per portarvi alla scoperta di quella Vienna imperiale che lascia di stucco chiunque la visiti, per grandiosità e bellezza.

Non c’è dubbio, Vienna è eleganza, Vienna è arte ma soprattutto, tra le arti, Vienna è musica ed è proprio di fronte alla Staatsoper (Opera di Stato) che dovreste dare inizio alla vostra passeggiata in città. Detta anche “la prima casa sulla Ringstrasse”, l’opera di Vienna, il più celebre teatro, ospita ogni sera, ad eccezione dei mesi di luglio ed agosto, rappresentazioni di opere o balletti con artisti di fama internazionale. L’edificio, nato come Opera di Corte, venne inaugurato il 25 maggio 1869 con il Don Giovanni di Mozart, alla presenza di Francesco Giuseppe I d’Austria ed Elisabetta di Baviera, meglio nota come la Principessa Sissi.

Opera di Stato Vienna

La Ringstrasse, che oggi circonda il centro storico di Vienna, fu un progetto dello stesso Francesco Giuseppe il quale nel 1857 ordinò lo smantellamento delle vecchie mura cittadine per fare spazio ad un lungo viale di parata che venisse successivamente abbellito con piazze, parchi, musei ed edifici pubblici. E’ lungo questo “anello” di strade che dunque si allineano alcuni degli edifici più sontuosi della capitale, ognuno progettato nello stile architettonico che più si addicceva alla sua funzione d’uso. Per gli edifici dell’arte e della scienza, per esempio, come è il caso dell’Opera di Stato, del Museo di Storia dell’Arte e dello speculare Museo di Storia Naturale, dell’Università e del Teatro Nazionale (Burgteather), ci si ispirò allo stile rinascimentale, per il particolare sviluppo che l’arte e le scienze ebbero in quel periodo storico.

Teatro Nazionale Vienna

Diverso è invece il caso del Parlamento, sempre sulla Ringstrasse, esemplare unico dello stile neoclassico viennese che riprende volutamente l’aspetto di un tempio greco perché fu lì che si sviluppò l’ideale di democrazia. Meravigliosa la fontana di Pallade Atena che campeggia di fronte all’ingresso a simboleggiare la saggezza politica. La statua, alta quattro metri, tiene con il braccio destro teso la dea della vittoria Nike riprendendo l’antico modello di una celebre statua del Partenone di Atene. In basso le figure allegoriche della legislazione e dell’amministrazione mentre ancora più sotto, le personificazioni del fiume Inn (uomo) e del Danubio (donna).

Parlamento Vienna

A destra del Parlamento svetta verso il cielo la torre dell’imponente palazzo del Municipio (Rathaus), costruito in stile neogotico perché fu proprio durante il medioevo che cominciarono a nascere i primi comuni. La piazza antistante è il luogo prediletto per l’organizzazione di ogni tipo di evento durante tutto l’anno: dai famosissimi mercatini di Natale, rinomati per essere i più turistici di tutta Vienna ma allo stesso tempo anche i più frequentati – quelli, diciamo, da cui bisogna passare almeno una volta – alla pista di pattinaggio allestita da gennaio a marzo, per poi passare al Cinema all’aperto che si protrae per tutta estate, da giugno a settembre proponendo opere, balletti, musica jazz e musica internazionale.

Municipio Vienna

Ma passiamo all’altro lato della Ringstrasse, occupato quasi interamente dall’estensione dell’Hofburg, la residenza invernale dove hanno abitato la maggior parte dei membri della famiglia Asburgo, un complesso sistema di cortili interni ai quali si accede attraverso la Piazza degli Eroi. Chicca tra le chicche del Palazzo, a mio parere, è la Chiesa degli Agostiniani dove si sposarono, oltre a Maria Teresa, anche Francesco Giuseppe e la principessa Sissi. Oggi famosa per la musica sacra che viene suonata in occasione della messa domenicale con coro e orchestra, la chiesa custodisce una spettacolare opera del Canova, il memoriale a Maria Cristina d’Asburgo-Lorena, nonché la “cripta dei cuori”, contenete le urne con i cuori di 54 membri della famiglia imperiale.

Hofburg Vienna cupola

Monumento Canova nella Chiesa degli Agostiniani a Vienna

I corpi dei membri di cui si conservano i cuori sono invece sepolti nella Cripta dei Cappuccini, a pochi isolati di distanza. Particolarmente suggestiva e significativa, come si racconta, era la cerimonia d’ingresso nella cripta per l’atto finale della sepoltura. La bara, preceduta soltanto dal ciambellano di corte, discendeva l’angusta scala che conduce alla cripta fino ad essere trasportata di fronte alla porta d’ingresso che doveva essere rigorosamente chiusa e innanzi alla quale si osservava il più assoluto silenzio. Il ciambellano, con molta decisione, bussava quindi alla porta dietro cui si trovava il priore dei cappuccini, il quale chiedeva in latino: “Chi è?“. Il ciambellano, con voce ferma e imperiosa, rispondeva elencando la lunga serie di titoli che spettavano di diritto al defunto Asburgo. Al termine dell’elenco, il priore replicava risoluto “noi non lo conosciamo”. Il ciambellano bussava una seconda volta, e alla domanda del priore annunciava la presenza di “Sua Maestà Imperiale”. Nuovamente il frate rispondeva “noi non lo conosciamo”. Dopo una breve pausa il ciambellano bussava ancora, questa volta lievemente. Il priore chiedeva per la terza volta: Chi è?'”. Solo davanti alla risposta “Un povero e miserabile peccatore'”, il priore apriva la porta e consentiva alle spoglie mortali dell’imperatore di accedere alla sua ultima dimora.

Ritornati di nuovo al Palazzo dell’Opera passando quindi di fronte al Museo dell’Albertina e al rinomatissimo Caffè Sacher ci spostiamo ora lungo l’altra metà della Ringstrasse facendo una piccola deviazione in Karlsplatz dove svetta la magnifica Chiesa dedicata a San Carlo Borromeo. Commissionata dall’imperatore Carlo nel 1716, la chiesa venne costruita sul modello del Duomo di San Pietro a Roma, un magnifico capolavoro del barocco sacro austriaco di cui ne sono altri esempi la Chiesa di San Pietro e la Colonna della Peste, entrambe situate lungo il Graben, accanto al Duomo di Santo Stefano. Anche qui, da fine novembre e per tutto il mese di dicembre si tengono i famosi mercatini natalizi.

Sacher Torte

Da qui potrete facilmente raggiungere anche il Palazzo della Secessione con la bellissima cupola costituita da rami e foglie d’alloro in metallo dorato. Progettato dall’architetto Joseph Olbrich, allievo del già famoso Otto Wagner, venne costruito come padiglione espositivo per gli artisti viennesi dello Jugendstil (stile Liberty) che si mossero in netta opposizione alle tendenze storiciste dell’epoca. “Ver Sacrum” (“la sacra primavera”) è il nome che venne dato all’edificio ideato inizialmente da Gustav Klimt di cui all’interno si trova una delle opere più importanti, il “Fregio di Beethoven”. Sulla facciata, su una sorta di trabeazione, è scritto il motto della secessione: “Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”. 

Klimt Fregio di Beethoven

Se non avete ancora pranzato, un’ottima idea sarebbe proseguire ancora un pochino lungo la Linke Wienzeile fino a raggiungere il Naschmarkt, il mercato permanente più famoso di Vienna con un’offerta alimentare variegata che spazia dalla cucina viennese a quella indiana, vietnamita e italiana. Dall’alba al tramonto, nel Naschmarkt troverete davvero di tutto incluse frutta e verdura o altre delizie provenienti da tutto il mondo. Se avete tempo, ancora meglio sarebbe andarci il sabato mattina, quando il Naschmarkt si arricchisce con il Flohmarkt, il mercatino delle pulci. E’ sicuro che, una volta arrivati fin qua, ci passerete almeno mezza giornata!

Naschmarkt Vienna

Proseguiamo la visita ripartendo da Karlspaltz. Dall’altra parte della Ringstrasse si trova la sede dell’orchestra filarmonica di Vienna, esattamente all’interno del Musikverein, noto alla maggior parte perché è proprio da li, precisamente dalla Sala d’oro, che ogni 1 gennaio si tiene l’illustre Concerto di Capodanno, trasmesso via rete in tutto il mondo. E a proposito di musica: delle tante statue di musicisti sparse per la città, la più bella è senza dubbio quella dedicata al “Re del Valzer” Johann Strauss. Lasciamo quindi Karlsplatz – ovviamente senza prima aver ammirato i padiglioni della metropolitana in stile liberty costruiti dal famoso architetto Otto Wagner – e spostiamoci quindi all’interno dello Stadtpark per ritrovare la statua dedicata al grande compositore. Già suo padre aveva riscosso molto successo a Vienna con le sue melodie e le sue marce militari, tra cui la più famosa, la “Marcia di Radetzky”. Il figlio, contro il volere del padre ma appoggiato dalla madre, studiò musica, formò una sua orchestra personale e arrivò ad avere un enorme successo, non solo a Vienna ma in tutto il mondo. Il “Valzer Danubio Blu” si può annoverare tra le sue composizioni musicali più famose.

Strauss Vienna

Da qui addentratevi nel centro storico in direzione Casa di Mozart, al numero 5 della Domgasse, esattamente alle spalle del Duomo di Santo Stefano. L’unica sopravvissuta della dozzina di case in cui abitò, Wolfgang Amadeus trascorre in questa casa i suoi anni probabilmente più felici ed è proprio qui che scrisse alcune delle sue composizioni migliori fra cui la sua opera forse più interessante: “Le nozze di Figaro”. All’interno della Mozarthaus potrete familiarizzare con il mondo di Mozart, con la sua immensa genialità, creatività e sfuggente personalità, con la sua famiglia, i suoi amici e i suoi avversari, il tutto ambientato nella Vienna del tardo Barocco.

Dedicato quindi il tempo necessario al Duomo di Santo Stefano, passeggiate lungo il Graben fino alla Chiesa di San Pietro per poi, da lì, addentrarvi nell’antico quartiere ebraico dove, nella Judenplatz, troverete il commuovente Monumento alle vittime ebraiche austriache della Shoah. L’opera rappresenta una biblioteca in cui i libri porgono il proprio dorso verso l’interno: questo per simboleggiare tutte le storie delle vittime dell’olocausto che non hanno mai potuto essere raccontate.

Monumento all'Olocausto di Vienna

Se state visitando Vienna nel periodo pre natalizio, sappiate che anche a pochi passi da qui, nella Freyung Platz, si tengono dei mercatini che vantano una lunghissima tradizione, dal 1772. Sbucate quindi di nuovo sulla Ringstrasse, all’altezza dell Chiesa Votiva (Votivkirche), costruita tra il 1856-79 in memoria ad un attentato fallito ai danni dell’imperatore Francesco Giuseppe.

Da qui, terminata la parte “passeggiata” che dovrebbe tenervi impegnati per almeno un paio di giorni, potrete quindi passare alla parte “metropolitana” per raggiungere i punti più lontani. Sappiate che un tour di Vienna non è completo senza:

  • il Castello di Schönbrunn con i magnifici giardini che si estendono alle sue spalle. Se vi trovate da queste parti in inverno nel cortile d’ingresso troverete i mercatini natalizi, tra i più suggestivi.
  • il Museo e Palazzo del Belvedere, custode delle meravigliose opere di Gustav Klimt tra cui il famosissimo “Bacio”.

Il Bacio di Klimt

Hundertwasserhaus

  • il Prater, per farvi un giro sulla ruota panoramica più antica d’Europa!

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